giovedì 31 maggio 2012

Cosa fare in caso di terremoto

 
Dal sito della Protezione Civile qualche estratto:

Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.
Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.
Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto
• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti.
Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso
• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti
• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.
Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza
 
Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.
Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.
E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.
Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.
Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.
Potrebbero crollare
• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.
E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.
Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.
Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.
E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi
 
Dopo il terremoto
 Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te.
Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.
Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.
In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.
Potrebbero caderti addosso



mercoledì 30 maggio 2012

Terremoto: dare aria alla bocca

Leggo in giro sul sito di Corriere.it due articoli "illuminanti".
Nel primo si cita l'esperto di sismica Gaetano Maccaferri, presidente di Confindustria Emilia Romagna. Ah dite che non è un esperto di sismica anche se è architetto? Sentite che dice: "Non c'è un problema di violazione delle regole semmai una questione di aggiornamento delle regole. Ma non dimentichiamo che in questa zona l'ultimo terremoto forte risale al 1500. Chi poteva dirlo?". Chi poteva dirlo? Ma tempo di ritorno, nella fattispecie 475 anni, che è il dato usato per la progettazione... ti dice nulla?
Nel secondo si tratta un punto fondamentale spesso trascurato: la propagazione dell'onda sismica varia a secondo del tipo di terreno che c'è sotto. Sapete che far fare una relazione geologica per avere questi dati (1 migliaio di euro o meno di spesa per una casetta bifamiliare) è peggio che chiedere soldi ad un avaro? Perchè nel DM 2008 non è stato imposta l'obbligo della relazione geologica invece di imporre l'obbligo di acquisire i dati, lasciando in zona grigia il come ottenerli, e non dando al tecnico strumenti per esigere che la geologica ci sia?
Quando succedono queste cose, tristi anche per il collega caduto sul campo, tutti diventano professori ed esperti. E poi aspettiamo proroghe su proroghe, deroghe su deroghe, per fare sopralzi, concessioni "flessibili" e condoniamo in condonabile.
Che senso ha parlare di sicurezza delle nuove costruzioni se il 50% è stato costruito in assenza di una normativa sismica (e quello in cui la normativa c'era... no comment!)?
Insomma tanto per dare aria alla bocca... e tra un mese riparliamo di spread ed europei lasciando tutto come è.

lunedì 28 maggio 2012

La differenza tra stringere una mano e incatenare un'anima...

Dopo un po' comprenderai la sottile differenza fra stringere una mano e incatenare un'anima, e comprenderai che amore non significa dipendenza e che compagnia non significa sicurezza. Incomincerai a comprendere che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse, e incomincerai ad accettare le sconfitte a testa alta e con gli occhi bene aperti, con la compostezza di un adulto e non con il dolore di un bimbo, e imparerai a tracciare la strada sull'oggi, perché il terreno del domani è troppo incerto per essere pianificato.
Dopo un po' comprenderai che perfino il sole può bruciare se ne prendi troppo.
Allora cura il tuo giardino e abbellisci la tua anima senza aspettare che qualcuno ti regali dei fiori.
E imparerai che puoi veramente farcela... Che sei veramente forte, e che tu vali veramente molto.
(V.A. Shoffstall)

domenica 27 maggio 2012

Soldi pubblici ai partiti... accordo unanime?

I partiti e i movimenti potranno continuare a ricevere i rimborsi elettorali anche se tra i loro candidati e tra i loro eletti ci fossero dei condannati. L’Aula della Camera, con 325 no, ha infatti respinto l’emendamento a firma Di Pietro – Granata, che puntava a interrompere l’erogazione delle risorse pubbliche in presenza di candidati o eletti condannati anche con sentenze non definitive. Contro la bocciatura hanno protestato anche i finiani. Nino Lo Presti ha annunciato la sua astensione sull’intero provvedimento. “E’ vergognoso – dichiara Fabio Granata – che sia stato bocciato l’emendamento attraverso il quale volevamo rendere obbligatorio il Codice Etico antimafia, prevedendo il blocco dell’erogazione del finanziamento pubblico a quei partiti che portano in Parlamento corrotti e mafiosi. Pd, Pdl e Udc hanno votato contro, la Lega si e’ astenuta: hanno gettato la maschera e perso il diritto definitivamente di parlare di questione morale”. Italo Bocchino sul suo profilo twitter è netto: ”I partiti che difendono politici condannati non meritano soldi pubblici. Basta difendere l’indifendibile”

Certo che se li togliessero del tutto risolverebbero tante cose, oltre a rispettare la volontà popolare!
FLI non ha finanziamenti pubblici. Su questo sito leggo le posizioni dei vari partiti in merito ai rimborsi (da prendere con beneficio di inventario). Leggo anche che ABC avrebbero detto "Significherebbe punire tutti allo stesso modo e mettere la politica completamente nelle mani di lobbies, centri di potere e di interesse particolare”. A perchè da lobbies, centri di potere e di interesse particolare adesso che ci sono i finanziamenti pubblici non se vedono... già già...

sabato 26 maggio 2012

Se lo Stato non rimborsasse più per i terremoti... ecco una proposta

Se lo Stato non rimborsasse più per i terremoti... non sarebbe una bella cosa perchè significherebbe far mancare, di fronte a fatti ingovernabili come un sisma, il supporto dello Stato che, per come è invasivo a livello di tassazione quello italiano, dovrebbe invece farsi vedere.
La situazione in Italia
Quasi metà della popolazione in Italia vive in zone sismiche 1 e 2

L’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (ICCD) del Ministero per i beni e le attività culturali ha censito circa 22.000 centri storici diffusi sul territorio.
Per quanto riguarda l'epoca di fondazione dei centri storici catalogati, circa il 30% risale ad epoca romana e pre-romana, più del 50% all'epoca medievale (tra il IX e il XIV secolo) e il restante 20% al Rinascimento ed epoche successive.
Circa la metà di tali centri è localizzata in prima e seconda zona sismica.
L'Italia possiede 40 città e siti considerati dall'UNESCO patrimonio culturale dell'umanità. Di questi, 14 sono in zona sismica di seconda categoria e 1 in prima categoria
L'aspetto "positivo", se così possiamo chiamarlo, è che se si attuerà l'obbligo delle assicurazioni private queste vorranno entrare nel merito delle tecniche costruttive e della sicurezza intrinseca della struttura da assicurare.
L'effetto delle assicurazioni private nell'analisi della vulnerabilità
Con la prassi ormani consolidata per esempio in California, l'assicuratore ti chiede "Hai costruito la tua casa che è più sicura sismicamente di quella del tuo vicino di un 20%? Bravo, tu spenderai un 20% in meno di assicurazione rispetto a lui".
Ad oggi cosa succede invece: le norme ci sono, ma spesso costruttori e tecnici conniventi per risparmiare non le rispettano, gli organi di controllo statali sono pressochè assenti, e il privato cittadino non sa cosa compra. Salvo poi, in caso di disastro, aspettare che lo Stato intervenga sperando non ci siano state vittime.
Ovviamente vanno fatti i dovuti distinguo tra edifici nuovi e storici (che sono la maggioranza, vedi grafico sotto), però dobbiamo tenere conto che una normativa sismica "moderna" noi ce l'abbiamo almeno dal 1996 (la prima classificazione sismica è del 1984).
 
La "proposta"
Io e l'amico Wex avevamo fatto questa proposta, che a molti era suonata offensiva, ma per noi era profondamente giusta: a seguito di un crollo per sisma si verifica come è stata progettata e realizzata la costruzione. Se si riconoscono responsabilità nel progettista o nell'impresa o in un concorso di entrambe, saranno loro (o le loro assicurazioni) a risarcire il danno causato per la loro imperizia o, speriamo non sia mai così, dolo.
Se invece progettista e impresa non hanno responsabilità dirette allora lo Stato, come è giusto che sia in un modello di welfare europeo, interviene con aiuti (visto che ne il cittadino ne altri hanno responsabilità oggettive nel danno subito).
I limiti di questa proposta? Se per accertare le responsabilità servono tutte e tre i gradi di giudizio.... ci vogliono 20 anni per cui addio recupero dell'esistente! 
Ecco che è più facile allora per lo Stato dire "Ragazzi io mi scanso, arrangiatevi voi". Ma con la tassazione a cui siamo soggetti forse questo non è proprio corretto, o sbaglio?