venerdì 30 novembre 2012

Le parole dei malvagi e il silenzio dei buoni

It may well be that we will have to repent in this generation. Not merely for the vitriolic words and the violent actions of the bad people, but for the appalling silence and indifference of the good people who sit around and say, "Wait on time".
  • "Remaining Awake Through a Great Revolution", sermon at the National Cathedral, 31 March 1968, published in A Testament of Hope (1986)

mercoledì 28 novembre 2012

Le multe del Sindaco di Brescia e un paio di riflessioni

Leggo sul Corriere delle multe relative all'auto del Sindaco di Brescia e che sembra non siano state pagate perchè mai recapitate (http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_novembre_28/loggia-sindaco-paroli-prende-47multe-eccesso-velocita-non-le-paga-2112916679855.shtml).
Per me la notizia non sono le multe non recapitate, su cui certamente si farà chiarezza e detta francamente non la vedo come una questione di primario interesse per un città come Brescia in cui io respiro un'aria di insicurezza elevata. Certo non sono un residente ma preferirei che il Consiglio Comunale invece di begare  su chi deve pagare l'autovelox venga a fare due passi in via Dalmazia o dietro il Freccia Rossa durante il giorno.
Ma  lasciando perdere la questione, faccio tre ragionamenti nel leggere questa notizia.
1) Leggo che l'auto è concessa in comodato d'uso gratuito da una importante concessionaria della città. Ottimo diremmo, così si risparmiamo soldi pubblici. Ma siamo sicuri non c'erano altri servizi del Comune che potevano avere la priorità di utilizzo di tale generosità? 
 2) L'auto circola con il lampeggiante blu. Il lampeggiante per un sindaco di una città? Addirittura? A che gli serve? Per saltare le code o perchè si teme per la sua incolumità? Con tutto il rispetto... entrambe le ipotesi mi sembrano quantomeno assurde
3) Infine l'articolo dice che gli autisti erano un agente di polizia locale e un dipendente comunale, immagino "costretti" a violare le regole del codice della strada (e magari mettere a repentaglio la sicurezza di altri) da esigenze di spostamenti rapidi e veloci. 
Ma ci rendiamo conto a che punto siamo arrivati? O siamo così assefuatti, come questo blogger, che ormai le auto blu che imperano sull'autostrada con prepotenza e arroganza per trasportare magari politici che non se li fila nessuno non fanno più notizia?
"L'antipolitica si nutre di cattiva politica" è stato detto ieri a Ballarò. E' quanto mai vero, e questo fatto non mi sembra un buon esempio.

mercoledì 14 novembre 2012

Liberale, liberista, libertario, destra sociale... che caos!

Nel dibattito di questi giorni tra amici e conoscenti sento spesso usare le "etichette" che identificano un certo modo di pensare o di intendere la politica e la sua classificazione.
Da parte di alcuni c'è spesso confusione nell'utilizzo dei vari termini, mi preparo quindi questo "bigino" sperando che sia utile anche ad altri.
Per evitare strumentalizzazione, indico che la fonte è per tutte le definizioni Wikipedia. Forse non è il meglio dal punto di vista filosofico, ma la giudico relativamente imparziale e sintetica.

LIBERTARISMO - LIBERTARIO
Libertarismo, dal francese libertaire, è un termine che indica un'ideologia che si basa sulla libertà come valore fondamentale, anteponendo la difesa della stessa ad ogni autorità o legge, ed è quindi sinonimo di anarchismo.[1] Il libertarismo mira cioè ad una forte limitazione o ad una eliminazione del potere dello Stato e alla massimizzazione della libertà individuale e politica.[2]


LIBERALISMO - LIBERALE
Il liberalismo è un insieme di dottrine, definite in tempi e luoghi diversi durante l'età moderna e contemporanea, che pongono precisi limiti al potere e all'intervento dello stato, al fine di proteggere i diritti naturali, di salvaguardare i diritti di libertà e, di conseguenza, promuovere l'autonomia creativa dell'individuo.
Storicamente il liberalismo nasce come ideale che si affianca all'azione della borghesia nel momento in cui essa combatte contro le monarchie assolute e i privilegi dell'aristocrazia a partire dalla fine del XVIII secolo. Le matrici filosofiche del liberalismo sono il giusnaturalismo, il contrattualismo e l'illuminismo nella sua accezione individualistica e razionalistica.
Il liberalismo ha contribuito a definire la concezione moderna di società, intesa come somma ed espressione delle varietà e singolarità umane, concernenti sia l'ambito spirituale come la sfera materiale.
Inoltre il liberalismo è probabilmente la dottrina che ha più influenzato la concezione moderna della democrazia: si parla infatti di "liberaldemocrazia" in modo generico per indicare una moderna democrazia che non sia basata esclusivamente sulla volontà della maggioranza ma - anche e soprattutto - sul rispetto delle minoranze.

LIBERISMO - LIBERISTA
Il liberismo (o liberalismo economico) è una teoria economica, filosofica e politica che prevede la libera iniziativa e il libero mercato mentre l'intervento dello Stato nell'economia si limita al massimo alla costruzione di adeguate infrastrutture (strade, ferrovie, ponti, autostrade, tunnel, in certi casi perfino edifici etc.) che possano favorire il mercato.
Il liberismo è considerato da molti come l'applicazione in ambito economico delle idee liberali, sulla base del concetto "democrazia vuol dire libertà economica" coniato da Friedrich von Hayek.
I filosofi del diritto di orientamento liberista, come ad esempio Bruno Leoni, si considerano in antitesi con il pensiero del filosofo del diritto Hans Kelsen, che definiscono "statalista".
È una filosofia economica atta a sostenere e promuovere il sistema capitalistico. La sua ideologia, orientata al libero mercato, va in contrasto con il mercantilismo, l'economia keynesiana ed il socialismo[1].

DESTRA SOCIALE

La destra sociale è una posizione ideologica e politica italiana nell'ambito dell'ideologia della destra che viene coniugata con la giustizia sociale.
Si caratterizza per una visione partecipativa della politica e per contenuti programmatici nel campo dell'economia politica che possono fare riferimento al corporativismo fascista, o alla socializzazione della RSI, come alla Dottrina sociale della Chiesa cattolica.
In campo politico sono vicini al tradizionalismo, all'identitarismo e al conservatorismo nazionale, e non al conservatorismo classico, rifutando sia il materialismo che il liberalismo.

lunedì 12 novembre 2012

Quando vedo un dibattito purtroppo spesso penso a Schopenhauer

«Ma, nei più, all’innata vanità si accompagna una loquacità e una slealtà connaturata. Essi parlano prima di avere pensato, e se anche poi si accorgono che la loro affermazione è falsa e hanno torto, deve nondimeno apparire come se fosse il contrario. L’interesse per la verità, che nella maggioranza dei casi è stato l’unico motivo per sostenere la tesi ritenuta vera, cede ora completamente il passo all’interesse della vanità: il vero deve apparire falso e il falso vero.»
Arthur Schopenhauer, L’arte di ottenere ragione.

venerdì 9 novembre 2012

Cultura e voto negli USA

Interessante questo grafico.
Ho cercato conferma o smentita ma non ho trovato dati contrastanti.
Resta che è curioso vedere la votazione dei college e il voto democratico o repubblicano.

giovedì 8 novembre 2012

SKY e un refuso... da 40%

Stamattina aspetto arrivi l'ora dell'appuntamento bevendo un cappuccio e leggo su SKY tg 24 nei titoli che scorrono sotto:
"Legge elettorale, i partiti si accordano per abbassare sbarramento al 40%"
Alla faccia dello sbarramento, forse era 4%?
Però uno sbarramento così garantirebbe di certo la governabilità!

giovedì 1 novembre 2012

Il Giornale... è veramente autorevole come Cronaca Vera!

Chi non ha mai visto, dal barbiere per esempio, un numero di Cronaca Vera?
Si partiva con titoli scandalosi, della serie "Il prete rapito dall'ufo" per poi vedere che le notizie erano per metà false e per metà gonfiate.
Ecco, il Giornale più o meno fa lo stesso.
Prendiamo quello di oggi. Premetto, a motivare ulteriormente che non sono di parte, che non simpatizzo per i Grillini.
Titolone in top di prima pagina: "I grillini ci costano come la casta".
Cosa pensa chi legge? Che il M5S ci succhia soldi da qualche parte senza dirlo.
Leggendo l'articolo interno si capisce che se verranno eletti in parlamento anche loro percepiranno le sovvenzioni economiche e le retribuzioni al pari degli altri partiti e parlamentari.
Ma scusate dove sta il problema?
Forse dire che un parlamentare del M5S ci costerà come uno del PDL o del PD è una notizia sensazionale?
Forse è sensazionale quanto ci costino, ma a prescindere da colore e casacca!
Ecco che il titolone di prima pagina si rivela essere, se non una bufala, quantomeno disonesto nell'idea che vuole trasmettere.
Ma il messaggio che passa al lettore superficiale, e credo che ce ne siano parecchi, è quello della prima pagina non quello del contenuto dell'articolo.
Se le armate berlusconiane se la vogliono prendere con qualcuno per la debacle siciliana non devono prendersela con grillo ma con loro stessi.
Ma forse l'autocritica non è di casa in via dell'Umiltà, ironia della sorte!