La reazione al cambiamento varia però da situazione a situazione e da persona a persona ed è influenzata da tanti elementi. Noi conosciamo i nostri limiti, e sappiamo in qualche modo gestirci. Un lavoro difficile lo affrontiamo invece quando dobbiamo gestire il cambiamento che interessa altri. A volte diamo loro la colpa di una scarsa ricettività al miglioramento, quindi il lato buono del cambiamento, che abbiamo imposto. Il cambiamento che per alcuni può essere rapido e indolore
per altri può rivelarsi fonte di stress.
Pensiamo a quando è stato introdotto
l’euro in sostituzione della lira: quanto tempo era necessario inizialmente per
riconoscere le nuove monetine al momento di dover pagare un caffè al bar? Ora
la stessa attività ci viene facile, ma solo perché si è acquisita dimestichezza
con la moneta in circolazione, ma a suo tempo per molti è stato un vero e
proprio stress gestire la nuova valuta.
Si traporti l’esempio nella realtà aziendale: per il
lavoratore di una certa età, che ha imparato a usare il computer e i programmi
installati con difficoltà e impiegando del tempo, la semplice sostituzione del
software per la gestione della posta elettronica può costituire una fonte di
disagio. E se da quel lavoratore, nel periodo in cui sta ancora apprendendo
l’uso del nuovo software, si pretendesse la stessa rapidità di esecuzione del
lavoro che aveva utilizzando il vecchio programma non si andrebbe ad aumentare
ulteriormente il suo stress rischiando anche di fargli commettere errori nell’invio
di qualche email?
L’esempio appena illustrato, che può sembrare banale,
rappresenta una realtà purtroppo presente in molte aziende e di cui si tiene
scarsamente conto. Vi siete mai trovati in una situazione
simile? L'abbiamo liquidata forse con una critica alle capacità del nostri collaboratore? Non era forse meglio gestire il cambiamento con una formazione mirata e una transizione il più indolore possibile?
Se dovesse capitarci un altro fatto come quello dell'esempio, pensiamo a quando contavamo le monetine
di euro per il caffè e a come siamo diventati bravi e rapidi ora: essere
positivi è il primo passo per affrontare anche il più grande dei problemi. Impariamo a gestire, e non a subire, il cambiamento.
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