mercoledì 30 maggio 2012

Terremoto: dare aria alla bocca

Leggo in giro sul sito di Corriere.it due articoli "illuminanti".
Nel primo si cita l'esperto di sismica Gaetano Maccaferri, presidente di Confindustria Emilia Romagna. Ah dite che non è un esperto di sismica anche se è architetto? Sentite che dice: "Non c'è un problema di violazione delle regole semmai una questione di aggiornamento delle regole. Ma non dimentichiamo che in questa zona l'ultimo terremoto forte risale al 1500. Chi poteva dirlo?". Chi poteva dirlo? Ma tempo di ritorno, nella fattispecie 475 anni, che è il dato usato per la progettazione... ti dice nulla?
Nel secondo si tratta un punto fondamentale spesso trascurato: la propagazione dell'onda sismica varia a secondo del tipo di terreno che c'è sotto. Sapete che far fare una relazione geologica per avere questi dati (1 migliaio di euro o meno di spesa per una casetta bifamiliare) è peggio che chiedere soldi ad un avaro? Perchè nel DM 2008 non è stato imposta l'obbligo della relazione geologica invece di imporre l'obbligo di acquisire i dati, lasciando in zona grigia il come ottenerli, e non dando al tecnico strumenti per esigere che la geologica ci sia?
Quando succedono queste cose, tristi anche per il collega caduto sul campo, tutti diventano professori ed esperti. E poi aspettiamo proroghe su proroghe, deroghe su deroghe, per fare sopralzi, concessioni "flessibili" e condoniamo in condonabile.
Che senso ha parlare di sicurezza delle nuove costruzioni se il 50% è stato costruito in assenza di una normativa sismica (e quello in cui la normativa c'era... no comment!)?
Insomma tanto per dare aria alla bocca... e tra un mese riparliamo di spread ed europei lasciando tutto come è.

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