lunedì 30 settembre 2013

Cosa presento ad "Ambiente Lavoro" il 18 ottobre

Ambiente Lavoro è la più importante fiera/evento nell'ambito della sicurezza sul lavoro in Italia, e quest'anno si svolge a Bologna in concomitanza con il SAIE.
Mi hanno ritagliato un posticino per il venerdì pomeriggio, per parlare dell'Accordo sulla formazione per le attrezzature di lavoro. Se siete in zona e vi interessa l'argomento vi aspetto!
Ambiente Lavoro: link
Registrazione al seminario: link

giovedì 26 settembre 2013

RSPP Modulo C: è vero che tutti gli ing. lo possono frequentare?

Ho visto da una mail ricevuta oggi che è in partenza presso l'Ordine degli Ingegneri di Brescia il corso per "RSPP Modulo C". Per i non addetti ai lavori, è il corso che permette di svolgere la funzione di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione. Avere una laurea in ingegneria, ma non solo, permette di "scontare" la frequenza ai moduli A e B (della durata di diverse decine di ore) e frequentando solo il modulo C (durata pari a 24 ore) ottenere l'abilitazione all'incarico. 
Detto così sembrerebbe una bella cosa, se non ci fosse un "ma" molto grosso che rischierebbe, se non chiarito, di aprire un vulnus pesante per i colleghi che una volta frequentato il corso accetteranno l'incarico, forse senza averne sufficiente titolo.  
A chi fosse interessato consiglio di leggere l'analisi riportata nella sua interezza, a hi invece non lo fosse suggerisco di saltare alle ultime righe.

Trattazione

Come già detto esiste il riconoscimento di un come credito formativo dei moduli A e B del corso per RSPP dei laureati in ingegneria e architettura vecchio ordinamento.
Nelle Linee interpretative Accordi Formazione Dirigenti preposti, Lavoratori, DL/RSPP approvati da Conferenza Stato-Regioni il 25.7.2012 al punto Decorrenza dell’aggiornamento per ASPP e RSPP esonerati ai sensi del comma 5 dell’articolo 32 del d.lgs. n. 81/2008 si legge (l'elenco numerato è inserito da me per comprensione):

  1. In considerazione del fatto che anche tali soggetti, in caso di effettivo esercizio della funzione di ASPP o RSPP, sono obbligati ad effettuare l'aggiornamento quinquennale e che anche per essi, in caso di mancato adempimento di tale obbligo, scatterebbe la perdita della propria "operatività", recuperabile solo con il completamento dell'aggiornamento, si ritiene che – in analogia a quanto previsto nell’accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni il 5 ottobre 2006 – per gli esonerati dalla frequenza del modulo B, l’obbligo di aggiornamento, per coloro che usufruiscono dell’esonero ex articolo 32, comma 5, del d.lgs. n. 81/2008, decorre dalla data di entrata in vigore dello stesso e, cioè, a far data dal 15 maggio 2008 dovendo essere completato entro il 15 maggio 2013.
  2. Invece, per coloro che abbiano conseguito una delle lauree indicate nel sopra citato articolo 32, comma 5, del d.lgs. n. 81/2008, successivamente alla data del 15 maggio 2008, si precisa che in tale caso costituisce riferimento, per l’individuazione della decorrenza del quinquennio entro cui terminare l’aggiornamento, la data di conseguimento della laurea.
Si configurano pertanto due situazioni:
  1. se laureati in una delle lauree triennali previste dall'accordo del 5/10/2006 (Ingegneria della sicurezza e protezione" o "Scienze della sicurezza e protezione" o "Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro") devono concludere la durata dell'aggiornamento entro il 15/05/2013
  2. se invece esonerati perché laureati ad esempio in ingegneria (come la maggior parte dei colleghi), questi devono frequentare le ore di aggiornamento entro 5 anni dalla laurea, e non 5 anni dall'ottenimento dell'abilitazione di cui al modulo C (come invece spesso si sente dire). Ergo se ne ricavano due considerazioni. La prima è che per frequentare il modulo C, organizzato ad esempio dall'Ordine, il collega deve essere laureato da meno di 5 anni, perché altrimenti il credito formativo costituito dal suo corso di studi si rivelerebbe "scaduto". Seconda osservazione è che se la data di laurea costituisce INIZIO del periodo di cinque anni da cui si conta l'aggiornamento, si può verificare la situazione paradossale per cui un laureato nel giugno del 2008 che avesse frequentato il corso Modulo C a febbraio 2013 avrebbe dovuto entro il giugno dello stesso anno recuperare tutte le ore di aggiornamento prima dello scadere dei 5 anni.
Le osservazioni sopra riportate, che mi sembrano corrette ma sono aperto a critiche e considerazioni, contrastano con quanto sempre sentito dire da me e con quanto emerso dal confronto con i colleghi. E' "sentire comune" che 1) essere laureati in ingegneria esonera sempre e comunque dalla frequenza ai moduli A e B e 2) che la data da cui scattava il quinquennio di aggiornamento era quella dell'ottenimento del Modulo C e non quella della laurea. Se così invece fosse, cosa che temo ma non spero, conosco personalmente alcuni colleghi si troverebbero a rivestire il ruolo di RSPP senza però averne titolo e, peggio ancora, senza sapere di non averne.

Conclusioni

Essendo il termine del 15 maggio 2013 (termine ultimo per il riconoscimento della laurea di qualsiasi anzianità riconosciuta come credito tout-court) ad oggi valgono le regole per cui l'esonero dei moduli A e B si applica solo per i colleghi con data di laurea antecedente a 5 anni rispetto alla data del corso modulo C.
Se le considerazioni sopra esposte sono corrette, significa che al corso Modulo C organizzato presso l'Ordine e di prossimo avvio potranno accedere sono colleghi con massimo 5 anni di data di laurea, se vorranno vedersi riconoscere il credito dei Moduli A e B. Diversamente questi colleghi rischiano di assumere un incarico per cui non hanno titoli, con il rischio delle conseguenti sanzioni ma anche più banalmente, in molti casi viste le clausole dei contratti, la decadenza della polizza assicurativa sulla RC professionale.

Spero che queste note possano essere utili. Sono aperto alla discussione visto che il tema è, guardandosi  e leggendosi in giro, poco noto anche agli stessi organi di vigilanza.

Nota: si veda a proposito l'articolo di Puntosicuro


PS: la domanda riportato nel titolo del post ha come risposta "Ovviamente sì!". Tutti possono fare tutto è chiaro, ma la questione è se frequentando il corso sia riconosciuto o meno il credito dei moduli A e B e spero di aver spiegato il perché. Pur avendoci pensato su per un po' di tempo, non mi veniva nessun titolo che esprimesse il concetto e quindi ho deciso di scrivere così. D'altronde il blog è mio e ci faccio quello che mi pare... eheheh!

martedì 24 settembre 2013

Elezione Ordine Ingegneri: cosa resterà

Sono in corso le elezioni per il rinnovo del consiglio dell'Ordine degli Ingegneri di Brescia.
Per la prima volta c'è una vera campagna elettorale, con promesse, accuse reciproche, rimbalzi di colpe e responsabilità su cosa si doveva fare e non è stato fatto.
In particolare una buona parte del consiglio uscente cerca di mostrare quanto ha fatto finora, puntando sulla continuità. I nuovi candidati invece rivendicano la necessità di rinnovare, e puntano sulla discontinuità. Ho già espresso il mio voto e non voglio darne più pubblicità di quanto già fatto altrove, però credo siano utili alcune considerazioni.

La prima considerazione è su come si sta svolgendo la campagna elettorale. Se offri cene, aperitivi, paghi società private per fare telefonate a tappeto agli iscritti, se mandi lettere a raffica e produci materiale propagandistico di qualità grafica e tipografica elevata, credo che sia naturale che cominci a far nascere il sospetto che il tuo servizio per l'Ordine abbiamo molto poco di pro-bono e nasconda, in maniera anche poco velata, degli interessi economici. A meno di non avere particolare predisposizione per la beneficenza, di cui in tal caso mi compiaccio.
Altri candidati invece preferiscono l'email e i canali social (Facebook e Linkedin), facendo in alcuni casi scivoloni madornali. Cito due esempi. Il primo mi scrive più o meno "abbiamo frequentato ingegneria negli stessi anni, non ti ricorderai di me... ma votami" e poi usa 150 righe per declamare cosa farebbe lui all'Ordine, quando ne sarebbero bastate 5 e un bel link ad una pagina esterna. Se sai già che non mi ricorderò di te ai tempi di ingegneria, evita di farvi riferimento no? O vuoi annegare anche stavolta nell'oblio facendomi pensare che se non ti davo credito allora perchè mai dovrei dartelo ora?
Un altro mi dice che "mi scrive perchè mi ha visto ai corsi organizzati all'Ordine"... mi piacerebbe mandargli 10 foto tipo identificazione segnaletica e chiedergli se saprebbe scovarmi tra i 9 sconosciuti. Lo dico perchè mi è capitato di vederlo nei corridoi e salutarlo, e sentire un saluto distaccato del tipo "ma chi cavolo è questo?".

La seconda considerazione è su cosa resterà di queste elezioni. Ci saranno vincitori (14) e vinti (gli altri), ma soprattutto mi preoccupano gli inasprimenti dei rapporti tra colleghi che erano da una parte piuttosto che dall'altra. Ho visto lanci di accuse dirette e indirette, non mi interessa se a ragione o meno, ma parole sono state dette e sarà difficile farne tabula rasa quando tutto sarà finito, come invece viene bene ai politicanti di professione. Queste elezioni hanno generato un interessante dibattito interno che, come accade nella politica nazionale, qualcuno con un ego più grande della sua persona ha trasformato da una discussione sui temi ad una discussione sulle persone. Sono le persone che portano avanti i temi, è vero, ma avere l'ultima parola non vuol dire avere ragione. L'ho imparato alle elementari, quando quello più grande ti portava via il pallone se non gli facevi fare gol. Infatti sarò anche diventato un pessimo calciatore, ma ho sviluppato un notevole ribrezzo per i prepotenti.

Abbiamo trasformato un momento di dialogo interno e crescita in una sorta di faida tra chi vuole mantenere lo status quo (e crede che sciorinando i numeri e i titoli si diventi autorevoli, non pensando che se sei da un decennio negli organi direttivi di un'organizzazione aver fatto qualcosa non è meritorio, è obbligatorio!) e chi vorrebbe dare un'aria di novità, e deve lottare contro i giganti perchè non ha appoggi in alto loco. Qualcuno ha voluto trasformare un'opportunità in un'occasione, ed è un peccato. Perchè 4.400 professionisti, che si destreggiano con dignità tra crisi economica e senso del dovere, meritano molto di più delle beghe di cortile di un gruppetto che si ricorda della loro esistenza solo in questi giorni, invitandoli ad aperitivi e riempiendoli di sorrisi e strette di mano quando prima non si erano degnati nemmeno di rispondere alle loro email.

Buon voto a tutti quanti.

sabato 14 settembre 2013

Un locale ambiguo!

Pensione cavalli e griglieria nello stesso edificio. Se fossi un equino mi preoccuperei...!

martedì 10 settembre 2013

Ryanair con app... ap-pagamento!

Voglio prenotare un volo su Ryanair ma il sito dal cellulare è inguardabile e scomodo.
Allora cerco l'app su Apple store e la trovo... a 3,59 euro!
Penso che non sia una grande cifra, e che Ryanair ci ha abituato a pagare tutto anche se questa mi sembra una richiesta esagerata (no app-no prenotazione, mi sembra facile).
Prima di scaricarla però leggo le recensioni e scopro che sono pessime!
Quindi niente app, niente prenotazione, niente volo con Ryanair.
Direi che hanno ampiamente perso i 3,59 che volevano oltre ad un cliente.
Mi domando: non è che da domani pagheremo anche per accedere al sito?