mercoledì 30 ottobre 2013

Gli stati limite e i tre porcellini

Cosa hanno in comune la teoria degli stati limite e la favola dei 3 porcellini?


Spiegare cosa rappresenti uno stato limite di esercizio e cosa voglia dire progettare per uno specifico periodo di ritorno di un'azione può essere complicato, a volte.
Perchè non associare allora a questi concetti ingegneristico la ben nota favola dei 3 porcellini?
Sappiamo che realizzarono tre case, una di paglia, una di legno e una di mattoni.
Tutte e tre le case costruite dai porcellini assolvevano al bisogno primario, ovvero fornire un riparo.
Ma le prime due si sono rivelate non adeguate per l'azione eccezionale (il lupo, in questo caso), che le ha travolte, e solo la prima si è salvata. La casa di mattoni era stata, guarda caso, quella che aveva richiesto al porcellino "saggio" più tempo (=soldi) e fatica per la sua realizzazione.
Oggi purtroppo c'è ancora chi si comporta come i porcellini della casa di paglia o di legno, non pensando che l'azione eccezionale lo possa riguardare. Ma finchè resti porcellino, un lupo fuori casa ti può sempre capitare. A meno che non diventi lupo a tua volta, ma questa è un'altra storia...

Ps: ovviamente "paglia", "legno" e "mattoni" sono citati con lo scopo che hanno nella favola, ovvero di indicare nel comune sapere tre materiali con caratteristiche di robustezza crescente. Oggi usiamo l'X-Lam che il porcellino medio ovviamente non aveva...!

Pps: curioso che nella storia originale i primi due porcellini muoiano divorati dal lupo, mentre nella versione Disney, che molti conoscono, i 2 porcellini fuggono dal terzo e si salvano tutti quanti.

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