martedì 21 luglio 2015

Oggi ho affidato la mia vita a Giacomo e Martin

Giacomo e Martin sono i due piloti del volo di questo pomeriggio. Sarà che si tratta di una trasferta di lavoro senza particolare interesse o che sto viaggiando da solo a differenza di altre volte, ma dopo la tradizionale dimostrazione di sicurezza mi trovo a riflettere: oggi sto affidando la mia vita a due persone di cui conosco solo i nomi.
Per arrivare in aeroporto ho guidato a 130 km/h quasi 18 quintali di acciaio e alluminio appoggiati a terra per mezzo di 16 bulloni che Mirko, il mio gommista, aveva serrato un paio di mesi fa. 
Martedì, partecipando a una piccola gara podistica di provincia, ho conosciuto i 3 ragazzi volontari che dalla loro ambulanza vigilavano su noi corridori, pronti a soccorrere anche me in caso mi fossi sentito male.
Quante volte in una giornata affidiamo la nostra vita e la nostra salute a qualche estraneo?
L'albergo in cui dormirò stasera avrà attuato le profilassi per la legionella e seguirà i protocolli per l'igiene degli alimenti? Gli estintori saranno carichi? L'impianto di messa a terra verificato ed efficiente?
Nella mia professione, mi occupo di sicurezza sul lavoro, mi scontro spesso con l'esigenza di ridurre i costi, di risparmiare. Vogliamo di più con meno... ma siamo sicuri che si possa fare mantenendo alti gli standard di sicurezza e salute?
Non ho la risposta, ma uno spunto di riflessione per noi consumatori sì: ragioniamoci più spesso su quanto affidiamo la nostra vita e la nostra salute a perfetti sconosciuti e che l'unica protezione che abbiamo è, oltre al loro buonsenso, il loro rispetto di regole e norme.
Chi non le rispetta gioca con la nostra vita, che si tratti di uova avariate o di calcestruzzo  inadeguato poco cambia.
Scendendo dall'aereo ho ringraziato con un sorriso Giacomo e Martin, che non hanno ricambiato. Sicuramente non mi hanno visto, indaffarati come erano dietro quelle piccole finestre del loro Boeing da cui scrutano il cielo. Non importa, io oggi ho affidato a loro la mia vita, e la miglior riconoscenza che posso mostrare per il loro buon lavoro è nel fare lo stesso con chi mi affiderà la sua.

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